Domenica 24 novembre 2024
padre Renzo Busana, originario di Saonara (PD), missionario dehoniano nella Repubblica democratica del Congo animerà le sante messe in SANTUARIO (7.30 e 18.00) e nella Parrocchia di Mussolente (9.30)
Padre Renzo Busana è il più giovane missionario italiano. Dal 2006 si trova nella Repubblica Democratica del Congo, impegnato nella pastorale parrocchiale nella zona est, il Kivu. Il primo luogo di apostolato è stato Babonde, villaggio abbastanza grande. Da due anni si trova a Gbonzunzu, zona in cui vivono anche i pigmei. Accanto all’impegno dell’annuncio del vangelo, che si dirama a 12 cappelle sparse nella foresta, p. Renzo ha sviluppato quello sociale, soprattutto la scolarizzazione e opere di carità di aiuto e di sostegno. Dove non arriva lo Stato, intervengono i missionari sostenuti dal fattivo impegno di elevare lo stato di salute e di scolarizzazione della popolazione.
Impegniamoci a sostenere i suoi progetti in particolare
i centri di nutrizione a Babonde e a Gbonzunzu
vedi un video sul Centro nutrizionale di Babonde
L’acqua pura e l’aria pulita della
foresta equatoriale e dei nostri villaggi si scontra con altri aspetti della
vita quotidiana che sono invece carichi di problematiche e difficoltà. Mancanza
di strade degne del nome, di un sistema educativo che non è capace di istruire
le nuove generazioni, la sanità che è tutta a carico delle povere tasche degli
ammalati e delle loro famiglie.
Un’economia rurale di sussistenza deve
far fronte a molte sfide e povertà e come sappiamo è l’anello più debole della
catena che si spezza per primo. Nel nostro contesto questo anello debole è
quasi sempre costituito dai bimbi più piccoli che soffrono di patologie
endemiche: malaria, tifo, tubercolosi...
Rende triste il cuore scoprire
numerosi bimbi denutriti o malnutriti, talvolta lasciati a se stessi perchè all’interno
di famiglie numerose, con mamme talvolta ancora adolescenti oppure
sovraccariche di lavoro domestico - i campi da coltivare, l’acqua e la legna da
trasportare, il cibo da preparare - e senza i mezzi economici necessari per
poterli curare.
Se possiamo “compatire” dobbiamo poi anche “reagire”.
Conoscere la realtà che ci circonda restando
semplicemente a guardare non ci permetterà di aiutare questi bimbi ad
avere una crescita normale, di offrire loro un futuro degno come ha il diritto
di avere ogni bimbo che viene alla luce in questo mondo, di qualsiasi nazione e
latitudine. Ecco che è nato il Progetto “TALITA KUM” per curare e
guarire i bimbi malnutriti con cibo, medicine e affetto. Tra i tanti progetti
della missione - istruzione, acqua potabile, pigmei... - è quello che più ci sta a cuore.
“TALITA KUM” significa “Bambino alzati” ed è l’ordine che
Gesù ha dato alla bimba che oramai tutti dicevano morta (Vangelo di Marco
5,41). Gesù è intervenuto come solo lui poteva. Ma ci chiede di imitarlo in
qualche modo e noi tentiamo di farlo.
Il “TALITA KUM” ha preso avvio
nel gennaio 2011 e sino ad oggi ha potuto curare qualche migliaio di bimbi e,
tra i più gravi, “salvarne” letteralmente un qualche centinaio da morte. Il
primo centro Nutrizionale è sorto a Babonde. Ultimamente un nuovo Centro è
stato inaugurato a Gbonzunzu, che dista una trentina di chilometri da Babonde e
permette ai bimbi delle zone più lontane di accedere alle cure, anche se in una
struttura ancora provvisoria: il legno ed il fango delle costruzioni non toglie
nulla alla corretta distribuzione del cibo e all’amministrazione delle medicine
grazie anche al personale qualificato che vi opera all’interno. Ci stiamo
comunque impegnando a raccogliere i fondi necessari per avere una struttura più
adatta e sicura. L’aiuto di molti può fare la differenza, se non i miracoli.
Sono tanti i “fratelli
anonimi” di cui non conosciamo i volti ma che hanno mostrato la loro sensibilità
e teso la loro mano solidale. Qualcuno tra essi ha il coraggio e la fortuna di
poter visitare di persona il progetto e di coinvolgersi nelle attività svolte.
Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, dei bimbi guariti, di quelli curati, delle mamme che hanno ricevuto la formazione necessaria per una corretta alimentazione da dare, ma soprattutto del sorriso vivace che ritorna sui volti che erano prima emaciati e spenti. Che questa gioia e soddisfazione possa essere anche la tua che ci leggi.
N.B. Per curare un bimbo malnutrito, con un programma di aiuto che dura all’incirca tre mesi occorrono mediamente 50,00 euro. Per la costruzione del nuovo Centro Nutrizionale a Gbonzunzu sono necessari circa 17.000 euro.
padre Renzo Busana, missionario dehoniano a Babonde-Repubblica democratica del Congo.
Per altre informazioni
http://karibubabonde.blogspot.com/
Per donazioni per la missione di p. Renzo: con bonifico clicca qui
oppure fai riferimento alla comunità dehoniana di Mussolente (Madonna dell’acqua)
Luogo di realizzazione del progetto: la missione di BABONDE, nella Repubblica Democratica del Congo.
Missionario responsabile del progetto: padre Renzo Busana (missionario dehoniano in R. D. Congo dal 2006).
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